Per un meccanismo psicologico che nessuno ha mai saputo spiegarmi, ma del quale riscontro da decenni effetti estremamente tangibili, la fantascienza è un genere letterario che spinge gli appassionati più radicali, quelli del classico zoccolo duro, a un attivismo che può arrivare a punte frenetiche. Stando alla mia esperienza personale, solo la musica rock e […]
Il nuovo in tutte le sue espressioni — nell’economia, nella tecnica, nell’arte — a Trieste è di casa assieme all’immaginifico, all’esotico, al meraviglioso, come in tutte le città di mare. Ancor più in questa, dove alla fine dell’ ’800 visse e morì Sir R. Burton, il traduttore delle Mille e una notte. Uscita malconcia da […]
Mi sono sposato il 1° luglio 1976; di ritorno dal viaggio di nozze (o poco più in là) leggevo il famoso articolo di tal Vittorio Curtoni, “Una notte altrove”, apparso sul quinto numero di Robot. In quel momento decisi che alla prossima Convention ci sarei stato anch’io. Come molti appassionati ero un timido ed avevo […]
Come è facile immaginare, il problema più gravoso per i gruppi di appassionati che progettano di pubblicare una rivista amatoriale è sempre stato quello dei costi di stampa. Tagliati fuori per ovvi motivi dalle tecniche utilizzate dalla stampa ad alta tiratura, i fan hanno sfruttato una serie di tecnologie “parallele”, fino all’arrivo dell’era di internet. […]
Tanto è durata, dall’inizio del 1976 alla fine del 1984. Parlo ovviamente di una macchina del tempo molto particolare, una rivista ciclostilata, con tiratura variabile dalle 200 alle 500 copie, che contribuì in maniera decisiva alla rinascita del fandom verso la fine degli anni ’70. Micro-editori La fanzine si chiamava The Time Machine (TTM per […]
La città sale lasciando sul proprio cammino rottami metallici e ruderi di vecchie poltrone sfondate, torri babeliche di automobili sventrate con l’addome arrugginito all’aria aperta; e ancora sagome di arredi anni settanta, cucine laminato-tubo cromato, non più economiche ma lussuose mense per topi infetti sempre più casalinghi e meno randagi. Credi bene, o Piero (della […]
L’unica cosa che resta alla fine di questo vertice, l’unica cosa di cui tutti si ricorderanno, più potente di tutte le propagande rivoluzionarie, più roboante del frastuono dei caccia e degli elicotteri, è un corpo incappucciato, a terra, in una pozza di sangue o sotto una camionetta, con uno zampillo scuro, caldo, sgorgante. Un sospiro […]
“Ahò, Grande Frate’, oggi nun me sento troppo bene…”: nello stanzino dalla tappezzeria trapuntata in colore cardinalizio detta “il confessionale”, unico luogo rituale di un’ambientazione a metà fra la caserma e lo show-room Ikea ma più simile a una toilette che a una cappella privata, uno dei concorrenti della nota trasmissione televisiva si rivolge direttamente […]
k Tempo di Grillo. It’s Grillo Time. Il comico genovese è l’autentico mattatore in uno spettacolo sul tempo — perso e rubato — che sbriciola le abitudini e le idiosincrasie di una società che non sa più dove sta andando. “Io ci credevo. Doveva essere la memoria del mondo e invece”. E giù al computer. […]
Oltre che come testo dotato di un dispositivo semantico e quindi “leggibile” nel suo linguaggio specifico, il film può essere considerato, e analizzato, come merce (I) Una merce particolare che, rispetto alle altre merci, presenta caratteri comuni e caratteri più o meno distintivi. Tra i caratteri comuni, si deve in primo luogo osservare che: – […]