Qualche giorno fa stavo cercando qualcosa di leggibile in una fumetteria tra la desolazione che ha colpito il mercato italiano. Sfogliando distrattamente il volumone Showcase presenta della Planeta DeAgostini dedicato a Jonah Hex mi sono caduti gli occhi su alcune tavole che avevano qualcosa di familiare. Controllo i credits dell’episodio e scopro che in effetti […]
Segue da Storia della video arte (X) Le prime opere di videoarte entrano a far parte delle collezioni museali alla metà degli anni Ottanta, mentre nel decennio successivo le istituzioni espositive iniziano una politica di acquisizione rappresentativa della produzione dei nuovi media. 4 RMS W VU: wallpaper, flowerpots, lamps, NEW è infatti un collage realizzato […]
Segue da Tendenze del cinema contemporaneo (I) “Voglio che questa scena di combattimento diventi per i film di Kung Fu quello che la scena della “Cavalcata delle Walchirie” di Apocalypse Now è diventata per i film di guerra”. Così Quentin Tarantino parlava a proposito della celeberrima scena del combattimento nella Casa delle Foglie Blu, centro […]
Segue da Sulla natura del prossimamente (V) Durante gli anni Ottanta, l’irrompere dei prodotti americani di buona confezione innalza generalmente la qualità registica dei trailer di origine europea, che tendono a mutuare — e metabolizzare, si potrebbe dire – una presentazione che vuole valorizzare la specificità del film proposto. In altre parole – lungo questo decennio – la polarità […]
Daniel Birnbaum, direttore della 53 edizione della Biennale di Venezia, a marzo, all’atto di annunciare il titolo e la riflessione intorno a cui costruire la manifestazione, aveva dichiarato: “Il titolo esprime il mio desiderio di sottolineare il processo creativo … [poiché] può essere interessante vedere l’arte come una forza antagonista all’appiattimento, un’insistenza sulle differenze che […]
Segue da Sulla natura del prossimamente (IV) È con l’inizio degli anni Settanta che il trailer subisce delle trasformazioni di rilievo. Non si tratta certo di un rinnovamento radicale e improvviso — permangono le soluzioni “barocche” che fanno riferimento agli archetipi dei decenni precedenti — tuttavia, lungo questa spanna temporale, la promozione cinematografica inizia a […]
Segue da Abitare il cinema (V) Analfabetismo Una coppia perfetta: lui docente di pscicoterapia, lei avvocatessa specializzata in diritto di famiglia; sono sposati da dieci anni, vivono in una casa dalla quale trasuda la borghesia che hanno ereditato dalle famiglie, le riviste immortalano con fare trasognato la loro storia d’amore. Amore? A giudicare dal tono […]
Segue da Sulla natura del prossimamente (III) Una modalità di “presentazione”, che sembra accompagnare in realtà tutta la parabola del trailer, è quella dell’interpellazione diretta. Questa formula si aggancia ad uno stereotipo antichissimo, che richiede una partecipazione attiva dello spettatore e, in qualche modo, una pronta risposta. Si tratta, ancora una volta, di offrire il […]
Segue da Abitare il cinema (IV) In quanto tragitto muto, percorso di transizione in cui la direzione dello sguardo soverchia il movimento delle gambe, il corridoio viene normalmente considerato come un luogo che ha la funzione principale e unica di mettere in comunicazione ambienti separati, senza per questo poter ospitare quelle tonalità di vita multiforme […]
Segue da Sulla natura del prossimamente (II) Il profilo degli anni Sessanta si pone in sostanziale continuità con il decennio precedente; tuttavia — va detto — le fonti di riferimento suggeriscono una “congruenza” sempre più frequente e sistematica tra “qualità” del trailer e “qualità” della pellicola di riferimento. Accanto ad opere di profondità, il cosiddetto […]